Giosuè Carducci

VII Circolo Didattico Livorno


Il Turco in Italia

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Conferenza stampa
Il Turco in Italia


Rossini rivive attraverso i bambini: “Il Turco in Italia” al Goldoni
"Un banco all'Opera" nacque otto anni fa con questo proposito e quest'anno, venerdì 1° giugno 2018 al teatro Goldoni, porterà in scena circa 300 bambini che metteranno in scena l'opera di Gioacchino Rossini "Il turco in Italia"
di Jessica Bueno

Avvicinare i bambini al mondo dell’opera lirica rendendoli protagonisti dell’opera stessa: il progetto multidisciplinare “Un banco all’Opera” nacque otto anni fa con questo proposito e quest’anno, venerdì 1 giugno alle 20 al teatro Goldoni, porterà in scena circa 300 bambini nell’opera di Gioacchino Rossini “Il turco in Italia“.

L’iniziativa vede coinvolti bambini dai 5 ai 14 anni del circolo Carducci e due classi (prima e terza) della scuola Bartolena-Banditella. Dieci sono le classi partecipanti. L’editore ‘Sillabe‘ di Livorno supporta attivamente questo progetto, sin dalla nascita. I giovani artisti affiancheranno professionisti del canto (Alessandro Ceccarini, nelle vesti del Turco di Selim Damelec, Maria Salvini nei panni di Fiorilla, Alessandro Martinello in quelli di Geronio ed infine Valeria Filippi, in quelli di Zaida), saranno accompagnati al pianoforte dal maestro Flavio Fiorini e diretti nei cori dal maestro Luciano del Santo. Il maestro Sergio Brunetti dirigerà, invece, l’orchestra digitale.

Ma perché proprio “Il Turco in Italia”? “Rossini piace molto ai bambini – spiega Paola Geri, una delle docenti ideatrici del progetto insieme a Maria Grazia Piombanti – Il suo umorismo e la sua ironia idiomatica riescono ad essere colti anche dagli ascoltatori neofiti. Inoltre, quest’anno decadono i 150 anni dalla morte. L’opera si presta molto bene per l’aspetto multidisciplinare che caratterizza l’iniziativa: la musica, l’italiano, la geografia, l’informatica, l’educazione artistica. Infine, il coro maschile si presta bene al coinvolgimento dei bambini”.

“E’ molto importante – continua – il fatto che l’Italia sia, per il protagonista, una meta ambita e fortemente desiderata. Spesso il patrimonio culturale del nostro Paese viene svalutato e questo è un modo per sottolinearne il valore. Attraverso quest’opera abbiamo introdotto poi il tema della diversità culturale, analizzando differenze e similarità.

Le scenografie, i disegni sulle locandine, i programmi di sala ed i costumi indossati sono stati personalizzati ed ideati dai bambini. “Un forte ringraziamento va alle famiglie – afferma Camilla Pasqualini, dirigente scolastica del Circolo Didattico Carducci – che ogni anno si impegnano per contribuire alla realizzazione di tutto il necessario per la messa in scena dello spettacolo finale. E’ un percorso continuativo reso possibile grazie all’entusiasmo delle docenti”.

“Grazie a questa iniziativa – sostiene la vicesindaco Stella Sorgente – i bambini si possono approcciare alla musica lirica in un’età in cui ancora c’è apertura mentale ai diversi generi musicali. Un forte ringraziamento va al lavoro delle insegnanti, per tutto l’anno impegnate nell’ideazione e messa a punto del progetto”.

LIVORNO – Insegnare ai bambini ad apprezzare la lirica è questo l’obiettivo del progetto “Un banco all’Opera” che, per il terzo anno consecutivo, si concretizza nella realizzazione di un’opera lirica messa in scena al Teatro Goldoni.

Protagonisti del progetto sono i bambini e le bambine dai 5 ai 14 anni del Circolo Carducci e le classi prima e terza della scuola Bartolena-Banditella che hanno la possibilità di recitare sul suggestivo palcoscenico del Teatro Goldoni, occasione davvero unica per la loro giovanissima età. Al fianco delle scuole e del Teatro, l’Editore Sillabe di Livorno da sempre sostegno tecnico di “Un banco all’Opera”.

Quest’anno l’opera scelta è Il Turco in Italia di Gioacchino Rossini che verrà rappresentata venerdì 1 giugno alle ore 20 in una versione ridotta da oltre 220 bambini delle scuole elementari, medie e per la prima volta anche dalla sezione 5 anni della scuola dell’infanzia Piccole Onde.

Lo spettacolo è stato illustrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il vicesindaco Stella Sorgente, le docenti che hanno reso possibile il progetto “Un banco all’Opera” Paola Geri, Maria Grazia Piombanti, il dirigente scolastico del Circolo Carducci Camilla Pasqualini e Silvia Doretti e Alberto Paloscia della Fondazione Teatro Goldoni.

“Quest’opera sebbene sia tra le meno conosciute di Rossini non è di certo meno affascinante ed è di una modernità straordinaria – ha detto Paloscia – presenta momenti di grande divertimento e sarà interessante vederla rappresentata visto che fu eseguita a Livorno nell’800 e mai più”.

Ad affiancare i giovanissimi ragazzi delle scuole saranno i professionisti del canto: Alessandro Ceccarini nelle vesti del turco Selim Damelec, Maria Salvini (Fiorilla), Alessandro Martinello (Geronio) e Valeria Filippi (Zaida), accompagnati al pianoforte dal Maestro Flavio Fiorini. I cori, che coinvolgeranno tutti gli alunni, saranno diretti dal Maestro Luciano Del Santo, mentre l’orchestra digitale sarà diretta dal Maestro Sergio Brunetti.

“Abbiamo scelto Il Turco in Italia per vari motivi – ha proseguito Paola Geri – perché Rossini piace ai bambini per il suo umorismo fine e l’estrema ironia, lo avevamo già sperimentato con la messa in scena di Il Barbiere di Siviglia; per celebrare i 150 anni della morte del compositore e perché cerchiamo sempre opere che permettano, partendo dalla musica, di coinvolgere in un percorso multidisciplinare la geografia, l’educazione all’immagine, la lingua italiana, la geografia, l’informatica. Ci ha stuzzicato il tema del viaggio che il Turco deve affrontare e il fatto che l’Italia sia vista come una meta desiderata, un modo per avvicinare i bambini alle meraviglie del nostro paese spesso sottovalutate. Inoltre il coro maschile si presta bene al coinvolgimento di molti più bambini e poi nell’opera troviamo momenti di teatro nel teatro perciò la presenza di un narratore che interagisce con il pubblico e con i cantanti è molto più interessante per i ragazzi. Quest’opera ci ha anche permesso di affrontare il tema della diversità culturale“.

Dieci le classi partecipanti che hanno realizzato dalla scenografia ai disegni sulle locandine, dai programmi di sala ai costumi indossati dai bambini.

“Questo progetto – ha concluso Sorgente – offre ai bambini e alle bambine un’esperienza unica, quella di conoscere l’opera lirica a un’età in cui c’è maggiore apertura mentale non essendosi ancora formato un proprio gusto musicale. Inoltre permette il coinvolgimento di giovani professionisti e sottolinea il grande lavoro che per tutto l’anno fanno le insegnanti per poter realizzare questi spettacoli”.



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