Giosuè Carducci

VII Circolo Didattico Livorno


I progetti-sfondo

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Accoglienza, Integrazione, Continuità, Prevenzione DSAp
Per dare ai genitori la possibilità di esercitare il diritto di scelta all'atto dell'iscrizione e di compartecipare all'attività scolastica in un clima di trasparenza, di fiducia e di collaborazione, vengono annualmente attivate le seguenti iniziative di accoglienza :

  • nel periodo delle iscrizioni, la Direzione Didattica organizza in ogni sede scolastica un incontro propedeutico per illustrare ai genitori l'organizzazione e l'offerta formativa dei singoli plessi;
  • nel mese di giugno la Dirigente Scolastica incontra i genitori per presentare le/gli insegnanti delle future claasi prime;
  • nella prima quindicina del mese di settembre, o comunque all'inizio delle lezioni, i/le docenti delle prime classi delle scuole primarie e le insegnanti di tutte le sezioni delle scuole dell'infanzia del Circolo riuniscono i genitori dei bambini iscritti per presentare a grandi linee l'organizzazione scolastica, per fornire informazioni sui "corredi scolastici" degli alunni e ogni altra indicazione di carattere organizzativo che possa agevolare l'inserimento dei bambini e favorire gli interventi collaborativi da parte delle famiglie.

La scuola intende creare le condizioni per rispondere ai bisogni e valorizzare le singole potenzialità di ogni bambino autoctono o straniero che sia. Accogliere, comunicare, scambiare: sono i tre punti forti per una scuola per tutti e di tutti. Per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola deve poter contare su una didattica quotidiana che vede l´intero coinvolgimento di tutte le discipline e di tutti gli insegnanti nella costruzione di un atteggiamento di rispetto e di accettazione della diversità che superi la tolleranza positiva per un´integrazione vera e consapevole.

Per favorire l’integrazione degli alunni con bisogni educatici speciali (BES) e diversamente abili e per tutte le situazioni che richiedono potenziamento, recupero o arricchimento, la scuola elabora progetti di intervento personalizzato (PDP) per favorire le più efficaci situazioni di apprendimento. La responsabilità dell’integrazione e del recupero degli alunni in difficoltà, con BES e diversamente abili è assunta e fatta propria da tutta la comunità scolastica, così come prescritto dalla normativa in vigore. Le modalità di intervento nell’area del disaggio prevedono:
lavori di gruppo in verticale e in orizzontale, anche con alunni di classe diversa;
gruppi di lavoro all’interno della classe;
intervento individualizzato e personalizzato.
L’integrazione degli alunni diversamente abili è attuata con il seguente criterio: distribuzione delle ore di sostegno effettuata sulla obiettiva analisi dei bisogni dei singoli bambini come risulta dalle diagnosi funzionali.
Gli interventi dell’insegnante di sostegno e del team si articolano con le seguenti modalità: intervento nel gruppo classe/sezione (per la scuola dell’infanzia), intervento con l’inserimento dell’alunno in sottogruppi funzionali, intervento specifico funzionale.
L’insegnante di sostegno partecipa pienamente alla programmazione educativa, all’elaborazione e alle verifiche delle attività nella classe o nelle classi in cui opera. L’integrazione e il recupero viene altresì favorito dalla elaborazione di progetti specifici in collaborazione con il territorio (es. progetti di intervento educativo, progetto Acquaticità). La scuola, nel rispetto del diritto allo studio garantito a tutti, nel caso si verifichino situazioni che impediscono la regolare frequenza delle attività per un periodo prolungato, assicura l’erogazione di servizi scolastici alternativi (servizio scolastico domiciliare) attivando la procedura prevista dalla normativa.

Il Circolo G. Carducci prevede il servizio di Istruzione Domiciliare (I.D.) per consentire ai bambini malati di poter esercitare, in particolari condizioni, il proprio diritto allo studio nei periodi di degenza, sia ospedaliera che domiciliare.
E' un'importante opportunità che, oltre a rivelarsi utile sul piano del prosieguo delle attività scolastiche e degli apprendimenti, risulta assai efficace anche sotto il profilo psicologico, perché contribuisce ad attenuare il disagio derivante dalla malattia e dai lunghi periodi di ospedalizzazione.
L'intervento di I.D. ha come finalità il far sentire l'alunno parte integrante del gruppo classe aiutandolo a mantenere uno stretto rapporto con il mondo della scuola per favorire il suo inserimento al termine del ciclo di cure di cui necessita.
Negli ultimi anni la nostra scuola è andata caratterizzandosi per l'accoglienza di bambini diversamente abili con grave patologia che è spesso una ulteriore causa di assenza scolastica; per questo si è messo a punto un progetto di I.D. personalizzato e contestualizzato ai bisogni degli alunni.

La continuità del processo educativo tra la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado consiste nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente che riconosce la specificità e la pari dignità educativa di ogni ordine di scuola. E’ stato condiviso dalla commissione continuità un curricolo unitario inteso a favorire un’organizzazione didattica con metodologie e interventi comuni finalizzati a valorizzare ciascun alunno. A livello pratico, si indica il seguente piano di intervento:

  • Incontri sistematici di scambio, programmazione, verifica tra gli operatori scolastici per individuare ed attuare percorsi didattici comuni e periodiche visite alle scuole d'infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
  • Incontri per approfondire dati e informazioni sull'alunno al passaggio da un segmento scolastico all'altro (giugno/settembre).
  • Interazione scuola - famiglie attraverso uno sportello genitori attivo in ogni plesso.
  • Incontri insegnanti - genitori come momenti comuni iniziali e finali.
  • Interscambi scuole - famiglie sulle diverse iniziative scolastiche per attuare una effettiva collaborazione.
  • Interazione scuola - territorio attraverso l'attuazione di progetti da articolare in orario curricolare anche con interventi di esperti.
  • Garantire l'accoglienza e l'integrazione di tutti gli alunni e valorizzare le differenze attraverso la socializzazione, le attività specifiche e di laboratorio nel gruppo - classe ed in gruppi ristretti.
  • Applicare criteri di valutazione condivisi fondati essenzialmente nel "sapere, saper fare, saper essere".

La dislessia e più in generale i disturbi di apprendimento sono un fenomeno emergente di grande impatto sociale, secondo recenti indagini epidemiologiche i DSA riguardano il 5 - 10 % della popolazione in età scolare. In media in ogni classe ci sono uno o due bambini con queste difficoltà.
Tali disturbi rappresentano un fattore di rischio primario per la dispersione scolastica e possono incidere complessivamente sul benessere della persona comportando, quindi, non solo uno svantaggio scolastico , ma anche ripercussioni sullo sviluppo emotivo e sociale del bambino, la perdita della fiducia in se stesso e della motivazione a studiare.
L'individuazione precoce e tempestiva ed il conseguente intervento di recupero mirato e sistematico rappresenta la strada più efficace per dare una riposta adeguata e valida alla problematica. L'intervento precoce, cioè quello effettuato nelle prime fasi di acquisizione della lettura e della scrittura al primo insorgere della difficoltà, viene giudicato da tutti gli esperti quello che apporta maggiori benefici.
È da questa consapevolezza che muove il nostro progetto, che si pone come obiettivo quello di individuare precocemente, attraverso uno screening condotto nelle classi coinvolte, i bambini con "possibili" disturbi specifici. All'individuazione dei casi a rischio seguirà la pianificazione di un percorso di recupero mirato alle difficoltà individuate



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