Giosuè Carducci

VII Circolo Didattico Livorno


Diritto allo studio degli alunni adottati

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Insegnanti Referenti del Circolo Didattico
Carmelita De Blasio carmelitadeblasio@gmail.com
Roberta Magozzi roberta.magozzi@gmail.com

Le Linee di Indirizzo a tutela dei diritti delle bambine e dei bambini adottati, punto di arrivo di un lungo lavoro iniziato 4 anni fa con il Ministero e i rappresentanti di famiglie adottive nell'ambito del protocollo fra il Miur e il Care, sono disponibili e in tempo utile per le iscrizioni scolastiche dell'A.S. 2015/2016 e agevoleranno il percorso scolastico delle famiglie adottive e il lavoro quotidiano di Dirigenti e Insegnanti delle scuole Italiane.

Alunni adottati

Le Linee di Indirizzo, infatti, mettono a regime le buone prassi già sperimentate in tante parti d'Italia uniformando gli interventi in tutto il paese, regolando ad esempio le fasi di primo ingresso dei bambini e delle bambine adottati internazionalmente o la gestione dei dati sensibili per i bambini adottati nazionalmente. Il documento, denso di strumenti amministrativi concreti e di indicazioni operative approfondite, è anche ricco di suggerimenti pratici sull'accoglienza e il primo ingresso, sulle fasi di passaggio e crescita dei bambini e dei ragazzi adottati, sul ruolo degli insegnanti di riferimento, sulla formazione del personale della scuola

Nel documento, infatti, oltre a dare alcune indicazioni di carattere amministrativo-burocratico - iscrizioni online anche in assenza di codice fiscale, possibilità di iscrivere i figli a scuola in qualsiasi momento dell'anno e di farli restare un anno in più nella scuola dell'infanzia -, il Miur ha realizzato un focus sull'accoglienza attivando uno spazio all'interno del proprio sito Internet con lo scopo di raccogliere e diffondere quanto è utile alla formazione continua del personale scolastico sull'adozione: contributi scientifici, didattici e metodologici, schede di approfondimento, documentazione su buone pratiche esportabili. A tal proposito si ritiene auspicabile che ogni scuola individui un insegnante referente (formato sulle tematiche adottive) che si interfacci con le famiglie nella fase di inserimento del bambino o del ragazzo ma anche durante il percorso scolastico.

Le linee di indirizzo sono quindi un documento estremamente concreto, da utilizzare subito, ricco di indicazioni, suggerimenti e buone prassi, che ciascuna scuola potrà poi riadattare al proprio contesto.

immagine adozioni

Le indicazioni riportate nell' Allegato A alla deliberazione di Giunta Regionale 27.12.2016 n. 1369 sono state elaborate con il contributo di un gruppo di lavoro multidisciplinare, rappresentativo dei diversi soggetti impegnati nel percorso adottivo, attivato dalla Regione con la consulenza tecnico-scientifica del Centro regionale.
Allegato A
Indicazioni metodologiche in materia di interventi di sostegno nell'adozione nazionale ed internazionale, per le fasi dell'attesa, dell'affidamento preadottivo e del post-adozione

Il Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l'adolescenza nasce con L.R. n. 31 del 2000 per supportare gli interventi della Regione Toscana nel settore minori e famiglia, con particolare riferimento ai processi di riforma. Le sue attività sono affidate all'Istituto degli Innocenti. Lo stesso strumento normativo prevede che l’Istituto degli Innocenti gestisca anche l’Osservatorio regionale sui minori,che negli ultimi anni ha consolidato le attività di base e sviluppato nuove direttrici di intervento. L'impegno della Toscana nel tutelare i diritti dei minori e delle famiglie risale agli inizi degli anni '90, quando, fra le prime Regioni in Italia, decide di puntare sulla formazione e l'aggiornamento degli operatori dei servizi per l'infanzia e l'adolescenza. Affida così all'Istituto degli Innocenti lo studio, la documentazione e la sperimentazione sui servizi sociali ed educativi per bambini e famiglie (L.R. n. 45 del 1990).

Negli ultimi anni il fenomeno dell'adozione internazionale è stato caratterizzato da una serie di mutamenti rilevanti, conseguenti all'adeguamento normativo di un numero crescente di Paesi d'origine ai principi sanciti dalla Convenzione de L'Aja. Soprattutto i Paesi dell'Europa orientale e dell'America del Sud, da dove proviene la maggioranza dei bambini accolti in Italia, hanno scelto di privilegiare l'affidamento e l'adozione nazionale, strumenti per la realizzazione del principio di sussidiarietà. Si sono pertanto via via modificate profondamente le caratteristiche di quei minori stranieri che giungono in Italia, per i quali l'adozione internazionale è davvero la soluzione estrema e senza alternative. È una realtà che si sta diffondendo rapidamente e di cui dobbiamo prendere atto. La conseguenza più evidente è l'aumento dell'età media dei minori accolti in Italia per adozione internazionale: a oggi la maggior parte dei genitori adottivi accoglie bambini stranieri in età scolare. Attualmente la scuola primaria risulta quella maggiormente interessata al fenomeno dell'inserimento scolastico dei bambini stranieri adottati, sia sulla base dei dati attuali e pregressi, sia tendenzialmente, nel prossimo futuro. La scuola dell'infanzia ha un ruolo di estrema rilevanza rispetto al fenomeno, pur se in lieve calo numerico rispetto alla scuola primaria. Le scuole maggiormente interessate all'inserimento scolastico sono, pertanto, la scuola primaria di primo grado e la scuola dell'infanzia che assommano circa il 63% dei minori adottati.

Alcuni libri che ci possono aiutare:

IL BAMBINO ADOTTIVO A SCUOLA di Paola Dodde e Loredana Colombo (Ancora Editore)

OGGI A SCUOLA E' ARRIVATO UN NUOVO AMICO di Anna Guerrieri, Maria Linda Odorisio (Armando Editore)

E NIKOLAJ VA A SCUOLA di Anna Genni Miliotti (Franco Angeli)

FIGLI DI UN TAPPETO VOLANTE di Simona Giorgi (Edizioni MAGI)

Bambine e bambini




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